Road to Russia 2018: Islanda-Turchia 2-0

Croazia e Islanda scappano via, la Turchia resta al palo e l’Ucraina continua a fare bene. La situazione, dopo tre partite nel gruppo verso Russia 2018, sembra già compromessa per Fatih Terim, contestatissimo in questi minuti in patria.

Sembra un incubo, un film già visto. Invece è la realtà. Islanda-Turchia è la stessa partita vissuta due anni fa a Reykjavík, dove il forte vento e la pioggia battente rendono il campo molto scivoloso, con il pallone che rotola velocissimo e favorisce i palloni alti. Due anni fa finì 3-0, quest’anno 2-0, ma il copione è lo stesso. L’Islanda gestisce, valuta e porta a casa la partita anche con quel pizzico di fortuna (vedi rete dell’1-0 firmata Toprak) che però appartiene a chi è più bravo a cercarla. La maturità islandese, acquisita anche in Francia grazie a un sontuoso europeo, contrasta con le incertezze della Mezzaluna, palesate nelle posizioni in campo (AyhanTopal costantemente invertiti rispetto ai loro ruoli nei club) e nelle giocate, timide e poco convinte. Emre Mor punta unica non convince, nonostante i pochi guizzi del folletto nato e cresciuto in Danimarca siano una delle poche note liete della serata turca. Anche qui, però, arriva una tegola: un’ammonizione, severa, data da Clattenburg al ragazzo classe ’97: era diffidato, salterà la prossima. E l’unica luce della Turchia si spegne, così come le speranze al 42′: notevole la botta, a livello emotivo, dell’1-0 sul gruppo. Bastano infatti 2 minuti per legittimare l’iniziale fortunato vantaggio islandese, con un lancio per Finnbogason, libero e lesto a concludere di destro. 2-0, match chiuso al 45′.

Non cambierà nulla infatti nella ripresa, nonostante gli innesti di Terim. Il film è quello già visto nel 2014. Una qualificazione che se ne va, già a ottobre, mentre le altre squadre vincono e convincono (bene anche la Croazia, che porta a casa 3 punti, così come l’Ucraina uscita illesa da Konya e oggi a valanga sul Kosovo). A differenza della corsa per l’Euro, però, stavolta i posti a disposizione sono molti meno. E sulla strada per la Russia difficilmente si ripeteranno le conseguenze che hanno portato la Turchia a vivere il sogno francese, sfumato tra le peggiori terze del torneo nonostante la vittoria finale a Lens sulla Repubblica Ceca. Tutto si fa in salita, ancora una volta. E il colpevole, secondo la stampa turca, è soltanto uno: l’Imperatore Fatih Terim, che si ritroverà ancor più pressato nelle prossime scelte. Probabile un ritorno di Selçuk InanArda Turan? Soltanto il tempo ce lo dirà. L’ultima volta, con Çalhanoğlu, finì nel modo migliore. Ma per strada si persero parecchi punti.

CLASSIFICA:

Croazia 7 (Russia 2018)
Islanda 7 (Spareggi Russia 2018)
Ucraina 5
Turchia 2
Finlandia 1
Kosovo 1

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