Jean Armel Drolé: il prodigio classe 1997 dell’Ümraniyespor in prestito da Antalya

Nome: Jean Armel Drolé
Squadra: Ümraniyespor
Ruolo: ala, attaccante esterno
Data di nascita: 18 agosto 1997
Altezza: 1,85 m

Il ragazzo orfano, fuggito dall’Africa, e diventato quasi star in Italia: questa è la storia di Jean Armel Drolé, uno dei molti rifugiati (come per esempio Salim Cisse e Mbaye Diagne) ad aver trovato fortuna calcistica in Europa.
Nato nel 1997 in Costa d’Avorio, rimasto orfano e poi fuggito in Italia, Drolé viene accolto e cresciuto in Sicilia da giovanissimo, fino ad un redditizio trasferimento nel 2014 alle giovanili del Perugia. Nell’academy umbra cresce, dimostra qualità fuori dal normale giocando come ala e completa la trafila arrivando alla primavera del Perugia.

Nella stagione 2015-16 viene promosso nella prima squadra dei grifoni con cui gioca 23 match in Serie B conditi da 1 gol al Livorno. Al Perugia gioca poi altre 7 partite facendosi notare per spunti offensivi, dribbling e giocate spettacolari. Con i grifoni ha anche avuto la soddisfazione di segnare al Genoa (squadra di Serie A) in una gara di Coppa Italia.

A fine gennaio 2017 passa in prestito con diritto di riscatto all’Antalyaspor: nella compagine di Samuel Etò militante in Super Lig gioca poco (solo 2 presenze per 114 minuti giocati), ma segna 2 reti nel match contro il Gaziantepspor. Quest’estate dopo essere stato riscattato, il classe 97 è stato ceduto in prestito all’Umraniyespor nella seconda serie turca per giocare, maturare e rientrare ad Antalya più forte di prima. Ad oggi l’ex Perugia Jean Armel Drolé ha segnato 3 gol in 3 gare nella 1.Lig turca, facendosi notare al momento come il miglior talento da segnalare nella divisione cadetta.

CARATTERISTICHE

Ala o attaccante esterno polivalente, Drolé gioca egregiamente con entrambi i piedi (predilige il destro) in entrambe le fasce, facendosi notare in partita per l’incredibile accelerazione e velocità. Ha una buona forza fisica e tecnica di base, che abbinata alla sua rapidità lo rendono imprevedibile. Le sue qualità migliori sono il dribbling, i cambi di passo, l’uno contro uno e l’inserimento in fase offensiva. Sa fornire assist e vede molto bene la porta avversaria grazie ai suoi tiri molto precisi. Rende meno nel gioco aereo e nella fase di recupero del possesso, preferendo il gioco palla a terra e i compiti offensivi.

All’Umraniyespor è solo di passaggio (il giocatore merita altre piazze ed altri palcoscenici). Probabilmente tra un anno lo rivedremo ad Antalya, e già lì sarà interessante seguirne l’evoluzione.

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