Akhisar, un altro miracolo: Supercoppa strappata al Galatasaray

Alla Konya Arena Akhisar Galatasaray hanno dato luogo a una finale di Supercoppa turca difficile da dimenticare.

Come l’anno scorso, infatti, a sfidarsi erano due squadre profondamente diverse: da un lato, i Campioni in carica freschi delle celebrazioni del titolo nazionale, dall’altro un collettivo che ha alzato la sua primissima Coppa solo qualche mese prima. Al Konyaspor si sostituisce l’Akhisar, che vuole assolutamente ripetere l’impresa riuscita alle Aquile dell’Anatolia che regolarono il BJK a Samsun in una Supercoppa rimasta purtroppo nella storia anche per avvenimenti extra-calcistici che hanno condizionato la finale anche in campo.

Come il Konyaspor, quindi, l’Akhisar vuole fortemente la sua seconda Coppa in assoluto, per poi poter cominciare alla grande la sua prima stagione in Europa League. I pronostici erano tutti per il Galatasaray, favorito e incensato dalla stampa locale dopo un’annata indimenticabile. Fatih Terim schiera i migliori 11, che però evidentemente sin dai primi minuti non gli danno le risposte desiderate. Le gambe non reggono i ritmi di gioco, mentre l’Akhisar appare fresco e ispirato e come sempre si appoggia al bomber Selezhnyov, che la sblocca dopo 4 minuti. Decisivo il suo contributo anche in fase di copertura: l’ucraino è sempre il primo a pressare e a dare una mano. Non un dettaglio da poco, in una calda serata di inizio agosto.

Il campionato inizia tra una settimana e le domande sulla precaria condizione del Galatasaray affollano la sala stampa di Konya; molti si chiedono come farà Fatih Terim a raddrizzare la barca, e soprattutto se l’exploit del titolo dell’anno scorso non possa rivelarsi un fuoco di paglia, a lungo termine. Tutte domande a cui l’Imperatore, come sempre, risponde di getto, buttando nella mischia il giovane Yunus Akgun (nome da tenere d’occhio) e il veterano Eren Derdiyok. Dai piedi dello svizzero, imbeccato da Nagatomo, arriva l’1-1 che porta la partita ai supplementari dopo 79’ di agonia Cimbom.

Il brevilineo ma scattante Akgun regala uno spunto ai suoi, prontamente respinto da Fatih; mentre Bafétimbi Gomis mostra di non essere in forma in molte occasioni. Così stancamente la partita si trascina verso i calci di rigore, che vedono lo stesso Gomis fallire da 11 metri il tiro decisivo. Primo trionfo in panca per il bosniaco Susic, che raccoglie l’eredità di Buruk e porta un altro sigillo in bacheca all’Akhisar. Primo campanello d’allarme, invece, per il Galatasaray di Terim: da venerdì la Super Lig riparte, e non c’è più spazio per gli errori.

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