Europa League: fuori l’Osmanlıspor, avanti il Beşiktaş

“Tek”. Unico/a. Una parola rimbomba sui media turchi stasera, e si riferisce al Beşiktaş, l’unica (appunto) squadra ad aver ottenuto la qualificazione per gli ottavi di finale di Europa League. Lo stesso score della scorsa stagione per il calcio turco, che un anno fa vedeva il Fenerbahçe staccare il pass per lo stesso turno (che poi costò l’eliminazione ai Canarini, in Portogallo, a Braga).

Ora il Beşiktaş spera di avere ben altro destino. La doppia vittoria (all’andata 1-3, al ritorno 2-1) contro l’Hapoel Be’er Sheva ha evidenziato la grande forma di Cenk TosunRicardo Quaresma, la confortante importanza di un elemento come Atiba Hutchinson (assente nella partita di oggi a Istanbul) e un’imprevedibilità offensiva che può causare problemi a chiunque. D’altra parte, se la staffetta Aboubakar/Tosun funziona a meraviglia, non si può dire lo stesso delle velleità difensive che potevano costare caro alle Aquile Nere di Istanbul. Due gol concessi agli israeliani nel doppio turno lo mostrano solo in parte. È il fantasma del primo tempo giocato contro il Benfica, o del 6-0 a Kiev, che ogni tanto sembra materializzarsi in determinate fasi dei match giocati dai bianconeri. C’è ancora parecchio da fare per crescere, e un buon sorteggio potrebbe rendere certamente più semplice l’avventura europea del Beşiktaş. Che continua, e questo è l’aspetto fondamentale.

Non va avanti invece l’Osmanlıspor, che cede il passo nel secondo tempo a un Olympiacos limitato nel match di andata ad Atene. Non è lo stesso film ad Ankara: nel primo tempo meglio i padroni di casa, che però sciupano diverse occasioni e si dimostrano poco cinici ed esperti. Proprio l’esperienza sarà la chiave per Karim Ansarifard, migliore in campo, trascinato dai compagni e autore di una doppietta. Volano i greci, ma lo 0-3 finale è ingeneroso nei confronti degli Ottomani, che però nella ripresa si arrendono troppo facilmente dopo lo 0-1 e rinunciano a imporre il proprio gioco. L’esperienza europea della squadra di Mustafa Resit Akçay si può comunque dire positiva: partiti da luglio, hanno superato un temibile triplo preliminare estivo (sei partite ad eliminazione diretta: un club turco non ci riusciva da anni) e si sono imposti con autorità contro il Villarreal, ben più blasonato e conosciuto. La notte passata all’Estadio de la Céramica resterà nella leggenda per gli Ottomani, che ora si rimetteranno al lavoro per tornare in Europa. L’Antalyaspor al momento è in vantaggio, ma nulla va dato per scontato. Basta chiedere a tutte le avversarie che hanno faticato contro il collettivo di Akçay, che (last but not least) ha portato una buona dote di punti ranking UEFA per la Turchia.

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