Marcelo Zalayeta: dai trofei con la Juve a goleador del Kayserispor

Risultano lontani a tutti noi, i tempi in cui il calcio italiano si è goduto la nomina di campionato più bello del mondo.

Squadroni come Juve, Milan, Inter e Roma, hanno dato spettacolo in passato più volte, grazie ai propri numerosi e bravi campioni.

Proprio i primi sopracitati hanno goduto di un parco attaccanti da far invidia: Del Piero, Trezeguet e l’uruguaiano Marcelo Zalayeta.

GIROVAGO

Non molti lo sanno, ma quest’ultimo ha giocato anche in Turchia, lasciando il segno nelle porte avversarie, come faceva ai tempi d’oro della Juventus.

Inizialmente nella sua carriera, Zalayeta si è dimostrato capace in fase realizativa fin dai tempi di Danubio e Penarol, mettendosi poi in luce, fino ad attirare l’attenzione dei bianconeri di Torino nel 1997.

Purtroppo il sudamericano è arrivato a Vinovo nel momento sbagliato, venendo chiuso dalla straordinaria coppia bianconera formata da Trezeguet e Del Piero.

Per l’ex Danubio non è rimasto che accettare vari prestiti, giocando poi al meglio il poco spazio a disposizione concesso dal club di Vinovo, visto che è riuscito a segnare gol importanti, risultando decisivo nella conquista di tre campionati di Serie A.

CAMBIAMENTO

Sono seguite poi esperienze fruttuose in club italiani meno blasonati, come Napoli e Bologna, prima di un inaspettato approdo in Cappadocia nell’agosto 2010, sulla sponda giallo-rossa del Kayserispor.

Quel Kayserispor guidato in panchina dal georgiano Arveladze e composto come squadra da giocatori come James Troisi (ex Atalanta e Juventus), Karim Ziani (ex Marsiglia e Wolfsburg), Franco Cangele (ex promessa del Boca Juniors), Nordin Amrabat (ex Psv), Andre Moritz (brasiliano ex Fluminense e Crystal Palace) e Emir Kujovic (attuale bomber del vincente Ifk Norrköping in Allsvenskan), ha dato segnali di voglia di emergere dal provincialismo, tanto da far dire subito ad un neo-arrivato Zalayeta le seguenti dicharazioni:

Sono felice di essere approdato al Kayserispor e sono convinto che lotteremo per il titolo, prendendo parte alla Champions League“

SUPER LIG E CHAMPIONS LEAGUE

Già proprio la Champions che è l’unico trofeo mai vinto dall’uruguaiano, è stata la spinta motivazionale di questo trasferimento, con Zalayeta, che spinto dalla voglia di vincere il campionato (per tornare a giocare la massima competizione europea), ha tenuto nelle zone alte la compagine della Cappadocia, bucando di gol le porte di squadre avversarie come Antalyaspor, Sivasspor, Karsiyaka (Coppa di Turchia), Kasimpasa, Konyaspor, Manisaspor, Ankaragucu e Besiktas.

Ma ben presto si sono create frizioni tra mister Arveladze (entusiasta in estate dell’arrivo di un’ex Serie A ed in seguito insoddisfatto della forma fisica della punta ex Juve e Napoli), ed un Zalayeta che ha visto man mano ridursi lo spazio da titolare, nonostante i 7 gol in 14 presenze (media gol di una rete ogni due match).

LA FINE DEI SOGNI ED IL RITORNO A CASA

Tutto ciò sommato al fatto che nel 2010-11 il Kayserispor non ha avuto la marcia per resistere alla fuga delle ”prime” (Fenerbahce e Trabzonspor), ha spinto Zalayeta a rescindere con i turchi, per farsi tentare dal ritorno in patria e poi proprio firmare con un suo vecchio club: il Penarol.

L’addio della punta ex Juve ha spinto tutto il club turco in crisi, tant’è che senza l’uruguaiano, la squadra della Cappadocia è caduta dalla zona Europa League al sesto posto finale, salutando così ogni singola speranza di calcare palcoscenici europei.

Tuttora il Kayserispor sta avendo annate di crisi senza competizioni europee, mentre Marcelo Zalayeta in questi ultimi anni ha dato spettacolo col Penarol in Libertadores e Primera Division, prima di ritirarsi a fine 2015 con onore (come i veri bomber sanno fare), a causa di continui infortuni e acciacchi fisici.

 

https://www.youtube.com/watch?v=WSAQytyL5Vw

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