Storie di club - Denizlispor, gli horozlar che sfidarono Lione ed il Porto di Mourinho in UEFA

Per storie di club oggi noi siamo a Denizli, città del profondo sud-ovest della Turchia, per scoprire passato, presente e qualcosa sul futuro del Denizlispor.

Il club nero-verde è una realtà storicamente prestigiosa, che solamente 13 anni fa affrontava a viso aperto super-potenze del calcio europeo e mondiale, ma oggi in un periodo di anonimato in 1.Lig.

La storia calcistica a Denizli ha avuto inizio nel 1966, periodo in cui due club chiamati Pamukkale Gençlik e Yeþilspor Gençlik si sono fusi andando a creare l’odierno Denizlispor.

La neonata società, dopo aver ottenuto l’iscrizione nella seconda divisione nazionale, ha provveduto a costruirsi un logo, il simbolo e le divise.

Il tutto grazie alle ottime capacità gestionali di Yakup Unel, che è uno degli artefici della creazione della compagine calcistica sopracitata, delle sue maglie nero-verdi e dello stemma che raffigura un gallo. Il gallo è un animale che a Denizli è leggendario, perché la razza originaria delle alture della città intona dei lunghi e melodici canti come nessun altro gallo di altra tipologia fa nel mondo.

Ed è per questo che i fan del Denizlispor sono sopranominati gli ”horozlar”, cioè i galli secondo la lingua anatolica.

Nel 1983 i nero-verdi hanno ottenuto la loro prima storica e inaspettata promozione in Super Lig, dopo aver battuto la concorrenza delle quattro grandi di Izmir (Karsiyaka, Altinordu, Izmirspor e Goztepe).

Nei diciasette anni seguenti il club ha disputatato discrete annate tra massima serie e 1.Lig, senza raggiungere risultati epici.

Ma dagli anni 2000 la società di Denizli ha dato una svolta alla propria storia, grazie ad un massiccio scouting che ha portato moltissimi talenti del calcio africano (come per esempio Ahmed HassanFernand Coulibaly, Mohamed Sylla, Mohammed Youssef, Abdel Zaher el Saka e Abdoulaye Soulama), che si sono poi imposti in Super Lig portando il Denizlispor per la prima volta nella Intertoto Cup.

Il primo turno però, disputatosi nell’estate 2001 contro i modesti bosniaci del NK Čelik Zenica, si è rivelato incredibilemente fatale: i balcanici trascinati da un monumentale Senad Brkic (ex bomber di Altay e Rijeka), hanno piegato con un terribile 1-0 e un straordinario 3-5 i sogni europei dei turchi.

L’eliminazione dalla Coppa Intertoto non ha però scalfito la voglia di emergere del club, che rafforzato dagli arrivi degli scandinavi Petri Helin e Janne Hietanen e guidato dai trascinatori Veysel Cihan e Muzaffer Bilazer, ha conquistato nel proseguo della stagione un eccezionale e storico quinto posto in Super Lig, con annessa prima storica qualificazione in Coppa Uefa.

Nell’estate 2002-2003 il team guidato all’epoca da Riza Calimbay (manager premiato virtualmente da noi a fine anno nel consueto articolo di fine dicembre), ha effettuato una rivoluzione sul mercato portando a casa giocatori del calibro di Roman Kratochvil, Rafael Viera, Kusi Asare, Peter Kabat, Servet Cetin, Henrich Bencik e Dirk Heinen per disputare una degna cavalcata europea.

Nonostante l’inizio in Super Lig sia stato non eccelso, la compagine di Denizli in Europa ha dato spettacolo già dal primo turno, eliminando dapprima i francesi del Lorient, grazie ad uno scatenato Mustafa Ozkan, che ha dato il suo contributo nel 3-3 finale (2-0 per i turchi all’andata e 3-1 per i francesi al ritorno), che ha consentito al Denizlispor di passare, grazie alla regola del gol in trasferta.

Ma non è tutto, visto che il Denizlispor tra fine ottobre e metà novembre 2002 ha piegato al secondo turno un temibile Sparta Praga, che dopo aver battuto per 1-0 i turchi in Republica Ceca, è sprofondato al Denizli Ataturk Stadi dinanzi alla doppietta del solito Mustafa Ozkan.

La corsa inarrestabile dei nero-verdi non è però finita al terzo turno, visto che la squadra guidata dal super Riza Calimbay ha trovato forza ed energie per estromettere dalla competizione europea addirittura un top club come il Lione di Juninho, Sonny Anderson e Vikash Dhorasoo.

All’andata il Denizlispor ha bloccato i francesi sullo 0-0, mentre al ritorno allo Stade De Gerland una rete del solito e immenso Mustafa Ozkan al 6 minuto del primo tempo, ha consegnato l’ennesimo storico passaggio del turno ai turchi.

La mina vagante dell’Anatolia ha proseguito il sogno europeo fino agli ottavi di finale di Coppa Uefa, uscendo con onore dall’élite del calcio europeo, per mano dei poi futuri campioni del Porto.
Nel match di andata disputatosi in Portogallo il 20 febbraio 2003 Josè Mourinho, manager dei portoghesi, è riuscito strategicamente a imbrigliare e rendere inoffensivo il gioco della compagine del Denizli Ataturk Stadi, che è stata sconfitta per 6-1 allo Stadio do Dragao.

Il match di ritorno in programma sette giorni dopo, è stato solamente un saluto un tributo e un ringraziamento, che tutta Denizli ha voluto dare ai giocatori protagonisti di una leggendaria cavalcata europea.

Per la cronaca la gara è finita 2-2 grazie alle reti di Ersen Martin e Mustafa Ozkan per i turchi, e di Clayton e Derlei per il Porto dello stratega Mourinho.

A fine stagione i nero-verdi non sono andati oltre ad un discreto 10 posto finale, rinnovando poi a fine stagione l’organico della rosa.
Una volta terminato il periodo di massimo splendore, per il club sono andate in archivio diverse annate altalenanti in Super Lig.

Nel 2008-09 per invertire il trend, la società si è riaffidata allo scouting, portando in Turchia talenti come Darryl Roberts, Papa Gueye, Cenk Gonen e Ibrahima Bangoura.

I risultati però sono stati molto negativi, visto che gli ”horozlar” hanno ottenuto una salvezza soltanto all’ultima giornata, grazie alla differenza reti relegando in 1.Lig Konyaspor, Kocaelispor e Hacettepe.

Ma la stagione seguente le cose sono andate molto peggio, visto che il Denizlispor nonostante gli acquisti di Souleymane Youla (ex Lilla e Besiktas), Ibrahim Ege (ex Trabzonspor ed Erzurumspor) e  Damien Chrysostome (noto come Damien Koffi ed ex calciatore di Cittadella, Biellese, Cuneo e Casale), è retrocesso in 1.Lig assieme a Diyarbakir e Ankaraspor.

Nonostante in questi ultimi anni siano tranistati diversi buoni giocatori come Kahe (ex Manisaspor e Borussia Mönchengladbach), Eric Odhiambo (ex Southend United e Leicester), Kingsley Nwankwo ( ex Tavsanli Linyitspor), Mohamed Sacko (ex Etoile) Ariel NgueukamDorge Rostand (ex Brugge) e Dajan Simac ( ex Frankfurt), il club di Denizli non è mai stato più promosso in Super Lig e milita tuttora nella seconda divisione turca.

Quest’anno le cose stanno precipitando sia in termini finanziari che sportivi: il Denizlispor è ora penultimo in 1.Lig con debiti e penalizzazioni per stipendi non pagati.

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