Storie di club - Alanyaspor, i neopromossi in Süper Lig fondati da un medico

Tra le strade di Alanya (e parte della provincia della vicina Antalya), la vita scorre diversamente in questo periodo. Non si vive più solo di resort, spiagge, movida e turismo, ma anche per il calcio.

 

Già, perchè la squadra locale dell’Alanyaspor ha dato spettacolo in 1.Lig, meritando sicuramente la storica promozione in Süper Lig, che è stata ottenuta ieri dopo aver sconfitto 3-1 ai calci di rigore l’Adana Demirspor nella prestigiosa Konya Arena.

Ma questa società fondata nel 1948, che solo ultimamente si sta facendo notare nel calcio turco, ha avuto un passato diverso da tutte le principali compagini turche.

Infatti gli arancio-verdi di Alanya, sono stati creati col nome Alanya Kalespor, da un medico chiamato Ali Nazım Köseoğlu.

alanyaspor art

Quest’ultimo non registrò il neonato club nella Turkish Football Federation.

Solo nel 1966 la società è entrata in federazione ed ha preso anche l’attuale nome compresi gli attuali splendidi colori sociali, iniziando a disputare la lega Antalya Amatör Kümesi (un campionato locale di Antalya).

Diciotto stagioni dopo, precisamente nel 1984, l’Alanyaspor è entrato a disputare il campionato turco di terza divisione.

Nel 1988 la squadra è salita nuovamente, arrivando a toccare la serie cadetta turca, senza mai riuscire poi in quasi un decennio, a salire in Super Lig.

Purtroppo, a fine anni 90, il club ha avuto dissesti economici (causati anche dalle spese per il nuovo Stadio Alanya Oba), che hanno portato la compagine arancio-verde a retrocedere più volte, fino a precipitare nei primi anni 2000 nella 3.Lig (la quarta serie turca).

Ma nel 2003-2004 l’Alanyaspor è risalito in terza divisione, dopo aver vinto il torneo di quarta serie a spese del favoritissimo Oyak Renaultspor Futbol (la squadra turca in mano alla Renault).

Il club è poi rimasto in 2.Lig per un decennio, fino al 2013-2014, periodo in cui la società dopo aver conquistato un secondo posto nella regular season (grazie ad un talentuosissimo Emre Akbaba), ha vinto i play-off, tornando in 1.Lig dopo quasi vent’anni d’assenza.

L’anno scorso la compagine arancio-verde di Alanya, per poter avere liquidità da spendere in campagna acquisti, ha stretto una partnership col gruppo Albimo (ditta specializzata in arredamento), cambiando il proprio nome in Albimo Alanyaspor.

Con i soldi derivati dall’accordo, è arrivato ad Alanya un’ex bomber della Ligue 2 francese: Jonathan Ayite.

Quest’ultimo ha poi trascinato il club al terzo posto finale. Ma ai play-off la squadra è stata eliminata subito dal Samsunspor.

Invece in questa stagione l’Alanyaspor ha cambiato partner, scegliendo la società Multigroup (azienda di Alanya leader nella produzione di pannelli solari, frutta e verdura).

L’attuale cooperazione col territorio e le sue aziende sta portando bene: molti sponsor hanno aiutato la compagine arancio-verde. Grazie a questo sono sbarcati recentemente ad Alanya giocatori come Sunny (ex Real Betis e Valencia Cf), Slavko Perovic (ex Manisaspor e Stella Rossa), Bakary Soro (ex Lorient e Charton Athletic), Nuru Sulley e Darvydas Šernas.

I risultati di oggi sono sotto gli occhi di tutti: il club grazie alla recente vittoria dei play-off di 1.Lig, ha diritto a salire nella Super Lig turca, per la prima volta nella sua particolare storia.

Così l’elite del calcio anatolico avrà presto il super derby della provincia di Antalya: Antalyaspor VS Alanyaspor, due squadre amiche (ma non troppo).

Soldi, programmazione, risorse dal territorio, stadio e strutture all’avanguardia sono la base di questo club dalle splendide divise verdi-arancio.

Riuscirà quindi l’Alanyaspor a lasciar il segno ed imporsi anche in Süper Lig e Turkiye Kupasi?

Per ora noi di calcioturco.com non lo sappiamo, visto che la risposta a questo intrigante quesito dipenderà molto dal prossimo calciomercato estivo. Gli ottimi rapporti con Çavuşoğlu, esponente di spicco del partito di governo AKP, possono far costruire importanti progetti in una zona altamente turistica, e ora anche calcistica.

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