Kayseri Erciyesspor: i nero-blu di Kayseri tra Coppa Uefa, fusioni e acquisti di ex Serie A

Il Kayseri Erciyesspor è una squadra molto speciale ed unica, con sede nella splendida regione della Cappadocia (nella città di Kayseri). Il club che oggi annaspa in 1.Lig, ma che in passato ha giocato competizioni calcistiche internazionali, prende nome e ispirazione dal Monte Erciyes, un grande ed imponente massiccio montuoso di 3916m, che sovrasta l’intera Kayseri.

Il Kayseri Erciyesspor è un team molto radicato sul territorio, visto che, oltre ad raffigurare nel proprio logo ufficiale la cima dell’Erciyes innevata, ha nella propria denominazione ufficiale il nome della provincia e della montagna locale.

Ma questo grande club, protagonista qualche anno fa di una leggendaria scalata in Coppa di Turchia, ha avuto una macchia che ne ha rovinato originalità, storia e futuro.

Di cosa stiamo parlando? Lo scopriremo più avanti, perchè per capire il tutto bisogna andare alle origini del calcio in Cappadocia.

Il futbol di Kayseri ha vissuto quasi esclusivamente un ruolo marginale nel calcio turco fino al 1 giugno 1966, periodo in cui tre piccoli club della provincia (Erciyesspor, Sanayispor e Ortaanadoluspor), sono andati a fondersi creando questa squadra unica, che poi è stata chiamata Kayserispor.

Circa vent’anni dopo altre due compagini (Emniyetspor e Kayserigucu), hanno unito le proprie forze, creando un’altra squadra chiamata Kayseri Erciyesspor.

Nel corso della fine del 20° secolo questi due team hanno saputo attrarre un buon numero di tifosi, sebbene i risultati siano stati mediocri per entrambe le compagini.

Ma nel 2003-2004 è accaduto un fatto senza precedenti, che ha allontanato per sempre molti sportivi della provincia di Cappadocia: i dirigenti di Kayserispor (militante in 1.Lig) e Kayseri Erciyesspor (militante in Super Lig) hanno, in accordo tra loro (e con il benestare della Tff), effettuato un maxi scambio legalizzato tra queste due compagini, che ha coinvolto staff, giocatori, allenatori, storia, tradizioni, denominazione, loghi, colori sociali e la categoria di militanza.

Il Kayserispor ha cambiato nome, colori sociali (nero-blu) e categoria diventando Kayseri Erciyesspor per partecipare alla 1.Lig turca, mentre il Kayseri Erciyesspor ha preso denominazione, colori (giallo-rosso), stemma e loghi del Kayserispor, andando così a disputare l’élite del calcio turco con un nuovo titolo sportivo.

Questo mega scambio bizzarro di storia, tradizioni, cultura, nome, categoria, dirigenti, allenatori e giocatori non ha lasciato indifferenti i fan più affezionati delle due compagini, che hanno più volte dichiarato la loro contrarietà a questo gioco legalizzato (tentando anche inutilmente di stoppare il tutto), ma purtroppo una volta compiuto lo scempio, hanno deciso fermamente di disertare per sempre il vecchio Stadio Kayseri Ataturk.

Il Kayseri Erciyesspor (vecchio Kayserispor) dopo aver conquistato nel 2005 il terzo posto in 1.Lig con annessa promozione in Super Lig, ha puntato (per far fare un salto di qualità alla rosa) su Serge Die (mediano ex Reggina, Avellino e Benevento) e Lucien Mettomo (difensore ex Manchester City, Saint EtienneKaiserslautern).

La salvezza nella Super Lig 2005-2006 è stata conquistata con maestria, anche grazie alle buone prestazioni di altri seguenti nuovi arrivi, come per esempio Victor Agali (ex Schalke 04), Julio Cesar, Junivan de Melo, Riadh Bouazizi, Mamadou Seck e Khaled Fadhel.

Nel 2006-2007 il club nonostante l’acquisto di Daouda Jabi, ha faticato a far punti in campionato, trovandosi così già da subito nelle ultime tre posizioni della graduatoria finale.

Ma nel contempo il Kayseri Erciyesspor ha compiuto un cammino miracoloso in Turkiye Kupasi, eliminando in sequenza Orduspor, Galatasaray e Trabzonspor, prima di crollare in finale di Coppa di Turchia dinanzi allo strapotere tecnico del Besiktas.

Nonostante la sconfitta di misura per 1-0, la compagine della Cappadocia ha festeggiato il fatto di aver ottenuto la sua prima storica e insperata qualificazione in Coppa Uefa.

I festeggiamenti della splendida cavalcata in Coppa di Turchia, corredata dal sogno europeo, non hanno però evitato all’Erciyesspor di retrocedere, visto che la squadra con i suoi soli 37 punti, è purtroppo scesa in 1.Lig assieme ad Antalya e Sakaryaspor.

La smobilitazione estiva del 2007 post-retrocessione, ha visto partire tutti i migliori ”foreign players”, per lasciare spazio al kazako Ali Aliyev, facendo presagire ai più che la storica avventura europea sarebbe terminata già al primo turno.

Invece nonostante il sorteggio abbia decretato subito i temibili pluricampioni israeliani del Maccabi Tel Aviv, il Kayseri Erciyesspor già nel match di andata ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, andandosi a conquistare un buon 1-1 allo Stadio di Bloomfield in Isreale.

Ma la vera impresa il club della Cappadocia l’ha compiuta il 30 agosto 2007, andando a schiantare con un perentorio 3-1 i giallo-blu i Tel Aviv, in un caldissimo Stadio Kayseri Ataturk quasi tutto esaurito.

Una vittoria così storica per una compagine di seconda divisione, ma soprattutto un trionfo per tutta la Turchia sportiva, che ha sempre sognato imprese calcistiche del genere.

Il sorteggio dei play-off pre fase a gironi ha però messo di fronte all’Erciyesspor un nuovo, inaspettato e complesso nuovo avversario da superare: l’Atletico Madrid dei vari Sergio Aguero, Forlan, Fabiano Eller, Jurado e Christian Abbiati.

Com’era prevedibile i ”colchoneros” del Vicente Calderon hanno purtroppo spazzato via a suon di gol (nove tra andata e ritorno) la compagine della 1.Lig turca, che comunque si è resa protagonista di una breve, intensa e leggendaria cavalcata europea: tutta Kayseri era per un attimo al centro delle attenzioni del mondo calcistico, anche perchè non è da tutte le squadre delle serie inferiori, affrontare una big del calcio mondiale in Coppa Uefa con orgoglio e indomito coraggio.

Chiusa la breve ma intensa esperienza nell’elite del calcio mondiale, per il Kayseri Erciyesspor si è aperto un mini-ciclo di annate discrete nella serie cadetta turca.

Nel 2012-2013 però degli ispirati Gerard Gohou, Sofiane Hanni, Insa Sylla e Cihan Ozkara, hanno riportato questa società di Kayseri dove merita di stare: nella massima divisione del calcio anatolico.

Nell’estate 2013-14  l’Erciyesspor, dopo aver concluso una buona campagna acquisti culminata dagli acquisti di Bojan Jorgacevic, Kader Mangane, Pape Diakhate, Georges Mandjeck, Senijad Ibricic, Randall Azofeifa, Ziri Hammar, Björn Vleminckx e l’ex-Milan Bakaye Traorè è partito discretamente in campionato, restando sempre lontano dalla zona retrocessione e totalizzando 37 punti, che sono poi valsi una salvezza nella Super Lig turca.

Nel 2013-2014 sono stati cambiati ancora molti giocatori: nonostante l’arrivo dell’ex-Real Madrid Royston Drenthe, i risultati sono stati disastrosi, con la squadra che dopo una partenza pessima non è decollata, annaspando dal inizio alla fine.

Il penultimo posto ha condannato quindi la compagine di Kayseri all’incubo retrocessione in 1.Lig.

Invece quest’anno il club nonostante gli acquisti di Eldin AdilovicGeorgios Sarris, sta militando nei bassifondi della seconda divisione turca.

Ora ci sorgono spontanee un paio di domande: quale sarà il futuro del Kayseri Erciyesspor? Che ne sarà di questa squadra turca, che solo pochi anni fa fronteggiava in Coppa Uefa l’Atletico Madrid di Sergio Aguero, Diego Forlan e Christian Abbiati?

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