Nobili decadute - L’Altay SK di Smirne

Benvenuti amici lettori nella nuova rubrica di calcioturco.com ‘Nobili decadute’: nella prima puntata andremo virtualmente a Smirne, la terza città turca per numero di abitanti. Scopriremo quindi l’Altay SK, una delle tante squadre della città ad aver militato per moltissimi anni in Super Lig.

Il 16 Gennaio 1914 viene fondata a Smirne la polisportiva Altay, con l’obiettivo di avvicinare tutti i giovani turchi allo sport. La sezione calcistica della polisportiva viene iscritta al campionato locale di Izmir (‘Smirne’ in turco, ndr) nel 1923 ed è subito un successo, infatti il club vince le prime due edizioni del torneo regionale. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, al interno del club si creano diverse spaccature: due gruppi di componenti dell’Altay si staccano dalla squadra e creano prima l’Altınordu SK, ed in seguito il Göztepe.
Dopo un breve digiuno di vittorie, nel biennio 1927-1929 vengono vinti altri due campionati.

L’Altay è il club che ha vinto il maggior numero di campionati locali di Izmir, avendo dominato 14 delle 36 edizioni disputate in totale. Ma oltre a questi numerosi successi dobbiamo ricordare la stagione 1937-38, periodo in cui la società, l’Altinordu e il Bucaspor creano momentaneamente una super squadra, scendendo in campo con il nome Üçokspor, portando a casa il titolo.

Nella stagione 1958-1959, infine, la svolta epocale per tutto il calcio in Turchia: si decise di unire tutte le migliori competizioni calcistiche locali in un’unica lega nazionale, denominata Milli Lig.
Il club di Smirne viene ammesso e inserito nel gruppo bianco che comprendeva allora l’İstanbulspor AS, il Ttnet Beykozspor, l’Hacettepe, l’Ankaragücü, l’İzmirspor, il Besiktas ed il Fenerbahçe.
In quell’anno la squadra sorprendentemente termina il campionato al terzo posto, preceduta soltanto dal Besiktas e dal Fenerbahçe.
L’annata successiva i gironi vennero unificati in un unico blocco composto da 20 squadre, ed il club arriva 17, ottenendo la salvezza matematica all’ultima giornata. Ancora peggio la stagione successiva, in cui l’Altay arriva 18 ed evita di retrocedere in seconda divisione solo grazie agli spareggi.
Al termine di due annate sotto le aspettative, ecco la pronta risalita, con la compagine di Smirne che termina al 4° posto in classifica dietro solo alle grandi di Istanbul, ottenendo così una storica qualificazione alla Coppa delle Fiere.

Nel 1962-63 il campionato turco venne diviso nuovamente in due gruppi. Questa volta però il club viene inserito nel girone rosso, mentre in campo europeo le cose si misero male da subito: a Smirne infatti arriva la Roma, che sbanca il campo dei rivali prima con un 3-2 in trasferta e poi al ritorno allo stadio Olimpico annichilisce i turchi 10-1, grazie alle tante reti degli scatenati Manfredini, Jonsson, Lojacono e Angelillo.
L’Altay termina la stagione regolare al 6° posto, qualificandosi ai play-off scudetto dove si deve accontentare di un buon 4° posto.
Nelle quattro annate successive la compagine di Izmir ottiene sempre piazzamenti a metà classifica, senza mai rischiare la retrocessione, mentre nel 1966-67 avviene l’incredibile: dopo un buon 5° posto in campionato, la squadra compie un cammino eccezionale in Coppa di Turchia eliminando tra l’altro il più quotato Galatasaray ed il Bandırmaspor, ottenendo così il diritto di disputare la finale di coppa contro gli eterni rivali cittadini del Goztepe.

Stadio Izmir Alsancak

Allo stadio Izmir Alsancak di Smirne la città è divisa in due e le due squadre si giocano il derby più importante della loro storia, diretto dall’arbitro Walter Eschweiler.

L’Altay passa in vantaggio al 17 minuto con un gol di Aydın Yelken e raddoppia al 57 minuto grazie a Aytekin Erhanoğlu. Sembra una partita già chiusa, invece il Goztepe pareggia con un terribile uno-due. Al 64 accorcia le distanze Fevzi Zemzem, mentre al 66 minuto ci pensa Halil Kiraz a ristabilire la parità che resterà tale fino alla fine.
Non saranno i supplementari a decretare i vincitori e nemmeno i rigori, bensi sarà l’arbitro a decidere chi vincerà con il lancio della monetina, che consentirà ai bianconeri di alzare la coppa.

L’annata seguente la squadra, dopo aver perso la Supercoppa ed essere stata eliminata dal palcoscenico europeo dai belgi dello Standard Liegi, finisce quinta qualificandosi per la Coppa delle coppe. Nelle 11 stagioni successive il club otterrà piazzamenti europei alternati e risultati di medio-bassa classifica. In campo internazionale, la compagine di Izmir verrà eliminata precocemente da Lyn Oslo e Carl Zeiss Jena.
E arriviamo al 1979-80, anno in cui l’Altay bissa il successo del 1966-67 in Coppa di Turchia, eliminando il più quotato Trabzonspor, il Lüleburgazspor e sconfiggendo in una doppia finale il blasonato Galatasaray con un 1-0 in casa ed un 1-1 a Istanbul, grazie al penalty trasformato da uno scatenato Mustafa Denizli. In campionato la società si salva all’ultima giornata, ma grazie alla vittoria in Coppa Di Turchia si qualifica in Coppa delle Coppe.

Mustafa Denizli, oltre ad aver scritto un pezzo di storia dell'Altay, è diventato un allenatore di successo, vincendo la Super Lig con le 3 grandi di Istanbul.

Mustafa Denizli, oltre ad aver scritto un pezzo di storia dell’Altay (da giocatore), è diventato un allenatore di successo, vincendo la Super Lig con le 3 grandi di Istanbul.

La stagione successiva, dopo l’eliminazione prematura in campo internazionale, la compagine di Izmir ottiene un’ altra salvezza risicata. Il calo di prestazioni è evidente, così come la fine di un ciclo; e dopo un altro mantenimento della categoria nel 1982-83, la squadra precipita all’ultimo posto in campionato, da cui non si schioderà più, retrocedendo in 1.LIG.

L’annata successiva il team turco si presenta ai nastri di partenza in seconda divisione con l’obiettivo di una pronta risalita. E dopo una partenza fulminante, la squadra conclude il campionato al primo posto davanti ai rivali del Mersin Idman Yurdu: l’Altay è di nuovo nella massima serie. Al ritorno in Super Lig il club riesce a ottenere posizioni di classifica medio-basse per 6 stagioni, fino al 1989-90, annata in cui ci sarà un’altra retrocessione.

In seconda divisione l’Altay conduce in testa dalla prima all’ultima giornata, concludendo davanti ai rivali cittadini del Goztepe e tornando subito in Super Lig. Dal 1991 al 1997, la squadra ottiene sei piazzamenti discreti nel massimo campionato turco, fino al 1998, anno nel quale il club conquistò un ottimo 7° posto che garantì la qualificazione al torneo Intertoto, interrompendo così il lungo digiuno dalle competizioni europee.

Il sorteggio europeo questa volta risulta clemente ai turchi, che pescano ed eliminano prima gli irlandesi dello Shamrock Rovers, poi gli ungheresi del Diósgyőri VTK. I ragazzi dell’Altay dovranno arrendersi eroicamente davanti ai francesi del Bastia.

Le fatiche europee si fanno sentire: in campionato infatti la compagine di Izmir non va oltre un mediocre 11° posto. Ma la stagione successiva, le cose andranno molto peggio. L’annata sarà fallimentare; dopo un lungo ed estenuante duello con Bursaspor e Diyarbakırspor per restare in massima serie, la squadra crolla e retrocede in 1.LIG.
L’impatto in seconda serie è buono, ed il club trascinato da un giovanissimo Necati Ates vince il Girone 2. Tuttavia, i sogni di gloria dell’Altay si fermeranno ai play-off.

Necati Ates lascerà l’Altay, diventando in seguito un’autentica star del calcio turco. Ex attaccante di Galatasaray ed Eskisehirspor, ora è capitano del Kayseri Erciyesspor.

L’anno dopo viene cambiata la formula del campionato e l’Altay compra diversi giocatori nuovi, con l’obiettivo di salire di categoria. In seguito a un lungo testa a testa con l’Elazığspor, la squadra termina il campionato al primo posto davanti anche all’Adanaspor, agguantando quindi la promozione in Super Lig.
Il ritorno in massima serie però è tanto amaro quanto breve.

Il club, dopo una faticosa sfida con il Bursaspor per il quartultimo posto, ha la peggio, tornando in seconda serie dopo un solo anno nell’élite del calcio turco. L’impatto nella seconda lega turca, stavolta, è al di sotto delle aspettative dell’ambiente. La squadra purtroppo non riesce mai ad andare oltre al terzo posto, collezionando solo risultati altalenanti fino alla stagione 2010-2011, anno in cui il club, dopo un’estenuante duello per il terzultimo posto con l‘İstanbul Güngörenspor, retrocederà per la prima volta nella sua lunga storia in 2.Lig dove tuttora milita.

Noi speriamo beneauguratamente che il team superi le difficoltà a cui sta andando incontro e salga di almeno una categoria.
Perchè l’Altay non è solo un patrimonio storico di Smirne, bensì di tutta la Turchia calcistica e non.

18 Comments on “Nobili decadute - L’Altay SK di Smirne

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